I colori.

I colori di base del mantello del gatto del Bengala passano dall’arancio al dorato, dall’ocra al color sabbia, al bianco. Elemento “bonus” particolarmente gradito sono i riflessi dorati detti “glitter” che rendono il pelo alla luce naturale luccicante. Su queste basi di colore si possono suddividere due grandi tipologie di disegni riconosciuti dagli standard di razza, ovvero il “marbled” e lo “spotted”:

  • Spotted: il disegno “a rosetta” ricorda le grandi macchie del mantello del gatto leopardato asiatico. La maculatura può essere costituita da macchie a colore unico (single spotting), oppure da rosette bicolore, definite “rosetted”. Questo è il disegno che stiamo portando avanti per lo più nella nostra selezione, nei colori Brown e Snow Linx / Mink e Sepia.
  • Marbled: l’affascinante disegno marmorizzato, meno consueto ma molto particolare, ricorda appunto le venature del marmo.

Le variazioni su disegni e cromie potrebbero essere sicuramente ulteriormente approfondibili, a seconda di sfumature e sviluppi del disegno.

I gatti Bengala possono avere il mantello a macchie o striato (in entrambi i casi la parte terminale della coda è nera).

Sorrel: colore di base dal giallognolo all’arancio-rossastro con macchie marroni, cioccolato o cannella; gli occhi sono verdi o gialli.

Le varietà Seal Linx Point e Tabby Seal Mink Sepia sono chiamate anche Bengala delle nevi. I gattini di queste varietà hanno mantello molto chiaro alla nascita e le prime striature compaiono solo dopo alcune settimane. Ci vuole circa un anno e mezzo per raggiungere l’aspetto definitivo. Gli occhi sono blu o verdi.

Seal Linx Point: ottenuto dall’incrocio con Siamesi, presenta muso, orecchie e zampe di colore più intenso del resto del corpo. Gli occhi sono blu.

Tabby Seal Mink Sepia: ottenuto dall’incrocio con Siamesi e Burmesi, ha il mantello con colore base avorio, crema o un po’ più carico e macchie dal ruggine al marrone scuro; è abbastanza raro.